MARIA FILIPPINI


Maria ha vissuto una esistenza operosa e lascia un segno nella storia della città.
Laureata in pedagogia, si dilettava a scrivere in vernacolo e in lingua per educare i suoi alunni delle elementari all'amore per la terra d'origine. Crocerossina volontaria ed educatrice benemerita, per circa quaranta anni è stata presidente del Comitato organizzatore della festa del Porto. Ha occupato posti di responsabilità nelle organizzazioni cattoliche e nel volontariato. E noi, Pesaresi, Portolotti, amiamo pensare che Maria, giunta alla patria celeste, gioisca a conversare in dialetto con le anime di tante persone, divenute notorie nel Quartiere e nella Città per semplici accentuazioni del carattere e per sopravvissuti aneddoti.

Umili storie circolano ancora nelle case impreziosite dai ricordi degli anziani, che il Padre celeste conosce per nome di battesimo. Noi li ricordiamo, grazie anche all'opera di mantenimento della memoria popolare da parte di Maria, volentieri e per necessità d'intesa, con i soprannomi. Per essi si rivela una personalità semplice e complessa e, nel contempo, una cultura che evidenziava la prevalenza della identità sociale e comunitaria su quella individuale.
Scorre veloce la vita, nonostante il moltiplicarsi delle azioni umane dentro le cronologiche scansioni; i ricordi che restano nella mente, nel cuore, nell'anima dei viventi danno diritto al tempo di entrare nell'eternità.
Maria, come tanti che ci corrisposero, può fare proprie domanda e profetica risposta di un educatore:
- Che cosa ci resta alla fine della vita? -
- Ciò che abbiamo donato. -

Rodolfo Tonelli